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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST: LE REGIONI PIÙ AMATE E QUELLE MENO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST: LE REGIONI PIÙ AMATE E QUELLE MENO
[di Fabio Bordignon]

Dopo la propria regione, la Toscana. I cittadini del Nord Est mostrano grande attaccamento verso la propria terra, ma eleggono la regione del Centro Italia quale residenza "alternativa". Potendo scegliere un luogo dove vivere, la maggior parte della popolazione, interrogata da Demos per Il Gazzettino, non attraverserebbe i confini regionali, ma una quota consistente mette al secondo posto la Toscana. L'ultima indagine dell'Osservatorio sul Nord Est individua invece nel Mezzogiorno e, in particolare, nella Campania le aree dove gli intervistati non si trasferirebbero mai.
L'emergenza rifiuti - è evidente - conta molto, nella lettura dei dati proposti in pagina. I riflettori costantemente puntati sulle strade trasformate in discariche hanno, come prevedibile, fortemente danneggiato l'immagine della regione. La risposta al quesito posto dal sondaggio diventa, così, quasi spontanea. Arriva a sfiorare il 50% la quota di persone che respinge la Campania come possibile luogo di residenza, che, anzi, non si trasferirebbe mai a Napoli o nelle province limitrofe. Ma è il Mezzogiorno, in generale, ad esercitare scarsissima attrazione, presso la popolazione del Nord Est: fra le prime dieci posizioni di questa graduatoria "in negativo", infatti, ben otto sono occupate da realtà del Centro-Sud. Nonostante la bellezza paesaggistica, l'arte, la storia, la qualità del cibo, queste regioni si propongono, al più, come destinazione di consistenti flussi turistici, ma non come meta di un possibile trasferimento. Del resto, la storia delle migrazioni interne, nel nostro paese, è caratterizzata da flussi in direzione opposta: da Sud verso Nord.
C'è poi un altro elemento da considerare, e che l'indagine mostra in modo inequivocabile: la maggior parte dei residenti nelle regioni del Nord Est all'eventualità di un trasferimento proprio non ci pensa. E non solo perché l'Italia è uno dei paesi a più scarsa mobilità abitativa, dove il 57% delle persone adulte vive a meno di un chilometro dall'abitazione della madre, contro il 34-36% di Germania e Francia (indagine Demos-Fne, 2005). Ma anche perché, nelle regioni nord-orientali, indubitabilmente, "si vive bene": quanto a standard di ricchezza e opportunità di lavoro. La gran parte degli intervistati, dunque, pone la propria attuale regione in cima alle preferenze espresse. I veneti scelgono il Veneto, nel 60% dei casi, così come una componente analoga di friulani e giuliani confermerebbe le propria attuale residenza. Nel caso dei trentini il dato sale addirittura al 74%.
Se chiamati ad esprimere una seconda (e una terza preferenza), però, gli intervistati rivolgono lo sguardo soprattutto al Centro Italia. Da questo punto di vista, la Toscana sembra fornire le condizioni di vita ideali. Si tratta di un risultato che conferma, in ampia misura, altre rilevazioni condotte in passato da Demos, nelle quali, anche a livello nazionale, la Toscana sbaragliava tutte le concorrenti, in questa speciale graduatoria. Il 29%, fra le persone interpellate, la pone fra le prime tre scelte abitative, mentre sia l'Emilia-Romagna che la Lombardia raccolgono l'11% delle preferenze.
Sulla scelta, seppure ipotetica, registrata da Demos, sembrano influire, in una certa misura, parametri di tipo politico: la disaggregazione dei dati in base alle scelte elettorali, infatti, mette in luce una relazione non trascurabile. Se gli elettori di centro-destra ribadiscono con maggiore forza la propria opzione nordestina, confermando l'attuale regione, oppure indicandone una tra quelle limitrofe, il "mito" del Centro Italia, della cosiddetta "zona rossa", sembra affascinare soprattutto le persone vicine all'area di centro-sinistra. Oltre alle motivazioni legate alla qualità della vita, in altre parole, sembrano valere anche ragioni di "coerenza politica": fra chi indirizza il proprio voto verso il Pd, l'Italia dei Valori e, ancor più, la Sinistra Arcobaleno, quindi, la Toscana sale addirittura in vetta alla graduatoria, mentre l'Emilia Romagna, così come l'Umbria, guadagna diverse posizioni.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 15 e il 19 marzo 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1037 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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