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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA FIDUCIA NELL'INFORMAZIONE DI TELEVISIONE E GIORNALI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST E LA FIDUCIA NELL'INFORMAZIONE
[di Fabio Bordignon]

Otto punti in meno per i giornali, oltre venti in meno per la televisione: è crollata, nelle regioni del Nord Est, la fiducia nei mezzi di informazione. In dieci anni, i livelli di consenso si sono drammaticamente contratti, e l'informazione-tv ha "superato", nella sua marcia all'indietro, quella veicolata dalle colonne dei quotidiani. E' quanto emerge dalla periodica indagine dell'Osservatorio sul Nord Est, che propone un confronto 1998-2008 sulla credibilità dei media. L'indagine, che ha sondato il parere di un ampio campione di residenti delle regioni nord-orientali, è stata realizzata da Demos per conto del Gazzettino.
Tiene tra i giovani, ma crolla fra gli anziani: la curva della fiducia in base al dato anagrafico delinea un andamento piuttosto chiaro. Il numero di persone che dichiarano di riporre fiducia nelle televisioni e nei giornali declina, in modo vistoso, in funzione dell'età. Continua a superare la soglia della maggioranza assoluta, fra gli under-35, il consenso verso l'informazione proposta dalla carta stampata. Ma, una volta superata questa soglia anagrafica, si contrae rapidamente, scendendo sotto la quota di una persona su tre. Meno forte, ma dello stesso segno, è anche l'associazione che riguarda l'informazione televisiva. Complessivamente, le tabelle proposte in pagina suggeriscono un quadro in cui le persone adottano uno sguardo critico, quasi diffidente nei confronti dei mezzi di informazione. I giornali ottengono l'apprezzamento di un terzo, o poco più, delle persone intervistate. Ancor più basso è il dato delle Tv, che si fermano al 29%.
Ma a colpire, nella lettura dei risultati suggeriti dal sondaggio, è soprattutto l'evoluzione temporale dei due indicatori presi in esame. Le indagini dell'Osservatorio Nord Est consentono, infatti, un confronto con il dato di dieci anni fa. Fortissima è soprattutto la contrazione del consenso verso l'informazione televisiva, che fra il 1998 e il 2008 si è quasi dimezzato. Gli ultimi dieci anni vedono infatti una riduzione di oltre venti punti percentuali: dal 51 del 1998 al 29% di oggi. Così, se non molto tempo fa la Tv poteva godere di un bonus di credibilità di circa dieci punti rispetto alla carta stampata, si vede oggi "superata" da quest'ultima. Si tratta, ciò nondimeno, di un sorpasso "in retromarcia", in quanto anche la fiducia nelle notizie e nelle interpretazioni fornite dai giornali si è ridotta, nel medesimo intervallo temporale. Sebbene in misura più contenuta: si tratta, in questo caso, di una riduzione di circa otto punti, che ferma la fiducia nell'informazione fornita dai quotidiani a quota 35%.
Dal punto di vista territoriale, il Friuli-Venezia Giulia si distingue, rispetto alle altre aree nordestine, per un livello più elevato di fiducia nei giornali (40%), mentre la provincia di Trento fa registrare un tasso leggermente più elevato per quanto riguarda l'informazione-tv (31%). Netta è invece la relazione in base alla dimensione urbana. I giudizi positivi, infatti, salgono in modo evidente fra le persone residenti nei centri più grandi: sopra i 50 mila abitanti, la fiducia nei giornali si attesta poco sotto la maggioranza assoluta (47%), mentre quella nelle news televisive si ferma al 37%.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 15 e il 19 marzo 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1037 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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