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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL CONSUMO DI ALCOOLICI NEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST E L'ALCOOL
[di Fabio Bordignon]

Due bevitori su tre, nelle regioni nord-orientali, prediligono il vino: i dati dell'Osservatorio sul Nord Est confermano il prodotto della vigna come bevanda preferita nel Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento. L'indagine, realizzata da Demos per Il Gazzettino, ha intervistato un campione di 1000 persone sul proprio rapporto con gli alcolici. Quasi una persona su due si dichiara bevitore assiduo, e circa il 16% della popolazione ammette di esagerare, qualche volta, con il bicchiere. Ma fra i più giovani le preferenze si orientano, in modo netto, verso la birra.
La classica "ombra" rimane in cima alle preferenze dei bevitori nordestini. Nella settimana in cui prende avvio il classico appuntamento con la rassegna di Vinitaly, i dati dell'Osservatorio confermano un dato già emerso in una indagine condotta qualche mese fa. Il consumo di alcool, nelle regioni del Nord Est, rimane elevato, e passa soprattutto attraverso la degustazione del vino. Più di una persona su quattro afferma di bere con frequenza giornaliera; un altro 22% una o più volte la settimana: complessivamente, quasi una persona su due può essere inclusa nel gruppo dei bevitori assidui. Gli occasionali - chi si concede un bicchiere con frequenza più bassa, magari in speciali occasioni o ricorrenze - sono circa uno su cinque, nella popolazione nordestina, mentre è il 31% a dirsi del tutto astemio.
L'incidenza del consumo di alcol è più elevata tra gli uomini rispetto alle donne: la quota dei bevitori giornalieri è doppia nel sottocampione maschile (36%) rispetto a quello femminile (17%). Il dato si presenta diversificato anche in base all'età del rispondente: tra i più giovani, infatti, il consumo assiduo non è molto distante da quello dei più anziani, ma solo in una piccola frazione assume una frequenza giornaliera. I giovani, con ogni probabilità, sono meno inclini ad un consumo regolare, attraverso il tradizionale "bicchiere a tavola", ma la loro fruizione di alcolici è maggiormente legata alle uscite serali con gli amici: in locali, pub e discoteche.
Anche la scelta fatta al bar, al ristorante o in pizzeria, del resto, aiuta a chiarire il diverso approccio dei settori giovanili al consumo di alcool. Se nel complesso della popolazione il vino la fa da padrone, con oltre i due terzi delle preferenze, il dato presenta una relazione molto stretta con la variabile anagrafica. Il vino parte da oltre il 90%, fra le persone più anziane, ma declina in modo vistoso al diminuire dell'età. Supera comunque il valore medio al di sopra dei 35 anni. Ma nelle fasce più giovani scende sotto la maggioranza assoluta. Mantiene comunque la maggioranza relativa fra i 25 e i 34 anni, mentre fra i 15 e i 24 anni è la birra, con il 38%, ad affermarsi come bevanda più gettonata. Nel complesso del campione, la birra si ferma comunque poco sotto il 20%, mentre i gusti del 6% della popolazione si orientano innanzitutto verso i superalcolici.
Il sondaggio ha indagato, infine, sull'abuso di alcool. Il 16%, fra le persone interpellate, ha ammesso di bere più del dovuto almeno in qualche occasione. L'attitudine alla trasgressione, in modo coerente con il dato generale, cresce in modo vistoso tra gli uomini, dove si attesta intorno al 25%. Ma anche tra i più giovani la percentuale risulta molto elevata: ad alzare un po' troppo il gomito è, infatti, il 26% fra i 25 e i 34 anni; addirittura il 38% nella fascia 15-24.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 15 e il 19 marzo 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1037 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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