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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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L'opinione del Nord Est sulla carne sintetica (20 marzo 2024)
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Difendersi (con le armi) è giusto per 2 nordestini su 3 (13 marzo 2024)
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La parità economica fra i generi non c'è ancora (6 marzo 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL MERITO? CONTA POCO PER IL NORD EST
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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IL MERITO? IL NORD EST PENSA CHE IN ITALIA CONTI POCO [di Natascia Porcellato]
"L'Italia è un Paese in cui il merito non conta: sono più importanti le amicizie e le conoscenze": con questa affermazione è d'accordo il 69% degli intervistati da Demos per Il Gazzettino. Si occupa di Valore -e di Riconoscimento del Valore- l'Osservatorio sul Nord Est di oggi, e i dati lasciano pochi dubbi: la stragrande maggioranza pensa che conoscenze e amicizie siano più incisive di quanto uno può e/o sa fare.
È un pregiudizio? Sembra di no, se guardiamo le ultime analisi del Forum della Meritocrazia. Secondo il Meritometro 2022, infatti, l'Italia, con 25,48 punti, è ultima nel ranking europeo, distanziata di oltre 9 punti dalla penultima, la Polonia, e lontana ben 43 dalla Finlandia, che guida la classifica. In particolare, pesano in negativo la distanza dalla media comunitaria della qualità del sistema educativo e della trasparenza, seguiti dalla libertà, dalle regole, dall'attrattività per i talenti e dalla mobilità.
Il Paese, quindi, sembra essere impermeabile al merito, e viene percepito come tale anche nel Nord Est. Come varia nei diversi settori sociali? Innanzitutto, rileviamo che in (quasi) tutti l'adesione supera il 50%: questa opinione, dunque, è un patrimonio condiviso. Ma mentre non sembrano esserci variazioni di rilievo tra uomini e donne (entrambi in media, 69%), dal punto di vista anagrafico possiamo apprezzare distinguo più accentuati. L'adesione maggiore all'idea che in Italia il merito non conti proviene dagli under-25 (76%) e da quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (72%), anche se il consenso più ampio, che sfiora l'80%, è rintracciabile tra le persone di età centrale (35-54 anni, 78-79%). Tra adulti (64%) e anziani (57%), invece, l'appoggio scende sotto la media dell'area.
Vediamo ora l'influenza dell'istruzione: l'idea che in Italia contino amicizie e conoscenze più che capacità e formazione è condivisa in misura maggiore da quanti sono in possesso di un diploma o una laurea (76%). Il valore si colloca invece intorno alla media dell'area tra chi ha conseguito la licenza media, (70%), mentre si ferma al di sotto di questa soglia (48%) tra chi ha conseguito quella elementare. Se guardiamo poi al fattore socioprofessionale, osserviamo come l'opinione sia condivisa soprattutto da studenti (84%) e liberi professionisti (83%), insieme a impiegati (79%) e operai (74%). Intorno alla media si ferma invece l'adesione registrata tra le casalinghe (68%), mentre più lontana è quella manifestata da disoccupati (65%), pensionati (58%) e imprenditori (60%).
Veniamo, infine, all'influenza della politica. Sono soprattutto gli elettori di M5s (91%), +Eu (86%) o Europa Verde-Sinistra (83%), insieme a chi guarda ai partiti minori (85%), a sostenere che in Italia il merito conti meno di conoscenze e amicizie. Intorno alla media dell'area, invece, si collocano quanti voterebbero per Forza Italia o appaiono reticenti (entrambi 72%), insieme quanti sono vicini al Pd (70%) o alla Lega (69%). Dieci punti al di sotto di questa percentuale, infine, si fermano i sostenitori di Azione-Italia Viva e di Fratelli d'Italia (entrambi 59%).
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NOTA INFORMATIVA L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 28 ottobre e il 5 novembre 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1002 persone (rifiuti/sostituzioni: 4092), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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