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OSSERVATORIO SUL NORD EST - GIOVANI E LAVORO: LA SPERANZA è L'ESTERO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
RIPRENDE LA VOGLIA NEI GIOVANI DI ANDARE A LAVORARE ALL'ESTERO
[di Natascia Porcellato]

Andarsene per costruire una carriera: torna a crescere questo orientamento sul futuro dei giovani in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento. Oggi, è il 53% dei rispondenti al sondaggio curato da Demos per Il Gazzettino a dichiararsi moltissimo o molto d'accordo con l'affermazione "per i giovani di oggi che vogliano fare carriera l'unica speranza è andare all'estero". Se guardiamo alla serie storica dell'Osservatorio sul Nord Est, vediamo come sia cambiato l'orientamento dell'opinione pubblica nel corso del tempo. Nel 2009, era il 40% a dichiararsi d'accordo con l'idea che i giovani fossero condannati ad andare in un altro Paese per fare carriera. Due anni più tardi, la quota sfiora il 50%, soglia che verrà superata, e in maniera decisa, nel 2013 (59%). È nel 2015, però, che raggiunge la sua massima estensione, raggiungendo il 63% dei nordestini. Con il lento ritrarsi della crisi economica che aveva caratterizzato gli anni precedenti, si fa meno popolare anche l'idea che l'unica possibilità di carriera per i giovani sia lasciare l'Italia: nel 2017, l'adesione si ferma al 54%, tendenza confermata anche nel 2019 (50%). Oggi, però, assistiamo a una possibile inversione di tendenza: la crescita di 3 punti rispetto a due anni fa, che porta il valore al 53%, sembra richiamare, oltre che la cronica difficoltà che i giovani incontrano nel mercato del lavoro, anche le incertezze legate agli effetti socioeconomici della pandemia da Covid-19 in corso.

Chi pensa che al giorno d'oggi i giovani debbano andare all'estero per avere una carriera soddisfacente? Questo orientamento raggiunge il 47% tra gli uomini, ma sale fino al 59% tra le donne. Guardando all'influenza dell'età, invece, osserviamo come tra gli under-25 l'adesione all'idea che si deva espatriare per fare carriera si ferma al 48%, mentre sale al 62% tra quanti hanno tra i 25 e i 34 anni. Il consenso più esteso (74%) viene osservata tra le persone di età centrale, mentre tra gli adulti il valore si assesta al 69%. Intorno alla media dell'area, invece, si ferma l'accordo rilevato tra le persone tra i 55 e i 64 anni (56%), mentre sono i più anziani a manifestare il maggiore distacco (25%).

Osserviamo, infine, il fattore socioprofessionale. Che i giovani per fare carriera debbano andare all'estero appare un'opinione più condivisa dai disoccupati, tra cui raggiunge l'80%. Un consenso superiore alla media, però, viene osservato anche tra operai (63%) e casalinghe (62%), mentre intorno a questo valore si collocano i tecnici e gli impiegati (55%) e i liberi professionisti (53%). Coerentemente con le precedenti analisi anagrafiche, è tra i pensionati che l'adesione si fa meno popolare (32%). A colpire, però, è l'estensione che questa idea raggiunge tra gli studenti -ovvero tra chi si sta formando in vista dell'entrata nel mondo del lavoro, 60%- e tra gli imprenditori -ovvero chi il mercato del lavoro lo crea, 51%: è questa l'assonanza da rompere, prima di altro, per far sì che l'emigrazione sia una scelta, e non una necessità.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 1 e il 4 settembre 2021 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 2118), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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