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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL GOVERNO DRAGHI APPREZZATO A NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
DRAGHI, SUPER-OK AL SUO GOVERNO. IL NORD EST LO PREFERISCE A CONTE
[di Natascia Porcellato*]

Conte I, Conte II, Draghi: com'è cambiato il giudizio del Nord Est sui Governi che si sono succeduti nel corso di questa legislatura? Guardando ai dati raccolti dall'Osservatorio sul Nord Est di Demos, possiamo osservare una certa fluttuazione.
Il Conte I, gialloverde, vicino alle sensibilità politiche nordestine del 2018, inizialmente raccoglie un consenso ampio (63-66%). Alcune crepe si iniziano a intravvedere a febbraio del 2019, quando, complice l'approvazione di provvedimenti lontani dalle sensibilità dell'area, come il Reddito di Cittadinanza, i giudizi positivi rallentano (55%).

Il Conte II, giallorosso, guardando alle urne del 2018, ma ancor più del 2019, è quasi all'opposto degli orientamenti del Nord Est. Che infatti manifesta tutta la sua distanza riducendo marcatamente le quote di consenso (36-39%). Da febbraio 2020, però, l'arrivo della pandemia cambia tutto, e cambia anche questo. Il Governo viene investito da una aspettativa (56-59%) che risponde alla gravità del momento e alla paura diffusa, scavalcando le preferenze politiche.

Il Governo Draghi, che riunisce tutti tranne FdI, raccoglie nel Nord Est un consenso altissimo: 75% a maggio, fondamentalmente confermato dall'attuale 72%. Oggi, i giudizi positivi sull'esecutivo raggiungono la sostanziale unanimità (98%) tra i sostenitori del Pd, l'89% tra chi voterebbe per Forza Italia e il 67% tra chi guarda al partito di Salvini. Punto interessante è che i giudizi positivi espressi dagli elettori di FdI (57%) superano quelli rilevati tra i sostenitori del M5s (55%).

La preferenza sull'azione degli ultimi due Governi appare piuttosto chiara: il 44% sceglie quello attuale, mentre il 16% ritiene migliore il precedente; il 21%, poi, non rileva differenze in positivo e il 19% ugualmente non intravvede diversità, ma in negativo. Gli scontenti di entrambi sono da rintracciare soprattutto tra i sostenitori di FdI (23%) e della Lega (30%), mentre gli ugualmente soddisfatti tendono a crescere tra quelli del Pd (32%). La preferenza per il lavoro di Conte mostra una matrice molto precisa, e arriva tutta dai sostenitori del M5s (69%). La stima per l'azione di Governo a guida Draghi, invece, arriva soprattutto dai sostenitori di Forza Italia (68%) e del Pd (52%), della Lega (49%) e -nota curiosa- FdI (60%).

Ma quanto deve durare il Governo Draghi? Su questo i nordestini appaiono piuttosto divisi: il 18% pensa si dovrebbe dimettere subito e il 19% ritiene dovrebbe continuare fino all'elezione del prossimo Presidente della Repubblica; il 39% vorrebbe la sua guida fino al 2023, fine naturale della legislatura, e il 24% guarda alla fine delle riforme e degli investimenti del PNRR. Ogni scadenza sembra avere una peculiarità politica: gli elettori del Pd prediligono la conclusione della legislatura (65%); quelli del M5s e di Forza Italia sono divisi tra la scadenza del 2022 (23% e 31%) e quella del 2023 (36% e 46%); i più tentati dalle urne subito sono i sostenitori della Lega (31%) e di FdI (29%). Interessante, infine, è che circa il 20% di ogni elettorato non guardi a una scadenza temporale, ma fattuale: riforme e investimenti. Da fare whatever it takes, verrebbe da aggiungere.





NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 1 e il 4 settembre 2021 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 2118), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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