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Indagini e approfondimenti sull'evoluzione dell'opinione pubblica e sulle dinamiche politico-elettorali in Italia.
Da Garibaldi a Moro ecco i protagonisti che ci rappresentano
[di Luigi Ceccarini]
Anche gli italiani, come i cittadini di altri paesi, si riconoscono in alcuni personaggi e momenti fondamentali nella costruzione dello stato nazionale. Riferimenti della storia più o meno recente. Garibaldi, Mazzini e Camillo Benso, il conte di Cavour. Ma anche Moro, De Gasperi e Berlinguer. E poi: il Risorgimento e la nascita della Costituzione. La Resistenza e la Ricostruzione. E' quanto emerge dall'indagine Gli italiani e l'Italia condotta da Demos per Intesa Sanpaolo in occasione dei 150 anni dell'Unità nazionale. Quasi il 90% degli intervistati vede nel Risorgimento, nella Carta costituzionale e nella fase della Ricostruzione momenti importanti, che hanno lasciato un segno, positivo, nella storia d'Italia. Esperienze che hanno finito per plasmare le identità ma anche l'unità del Paese. La stessa Resistenza poi, riletta e reinterpretata negli ultimi anni, assume un significato positivo per il 70% dei cittadini. Ma alcuni passaggi della storia nazionale hanno lasciato un segno diverso: un ricordo cupo. Le due guerre mondiali, per le drammatiche conseguenze. Tangentopoli, per il sistema della corruzione. E soprattutto la violenza del Fascismo e del terrorismo. L'orgoglio nazionale viene però stimolato anche da alcune figure del passato, ormai mitiche per l'impronta edificante (e unificante) lasciata nelle pagine della storia: Garibaldi (91%), Mazzini (85%), Camillo Benso di Cavour (76%). Ma ci sono anche i protagonisti della politica e della storia più recente, che vengono visti con un atteggiamento positivo. Come Moro, al pari di Garibaldi nella graduatoria stilata dagli italiani. De Gasperi (70%) e Berlinguer (69%): lontani ideologicamente, ma vicini nella memoria collettiva. E poi la Iotti (59%) e Togliatti (53%), legati non solo sul piano sentimentale, ma anche nel ricordo positivo di oltre la metà degli italiani. Questi personaggi sono anche le due figure meno conosciute. Specie tra i più giovani. Se in media il 25% degli italiani afferma di non conoscerli, il dato per la Iotti - la prima donna Presidente della Camera - sale al 57% nei giovani tra 15 e 24 anni. Togliatti raggiunge il 40%. Tra i giovani adulti (25-34 anni) la loro conoscenza appare un po' più diffusa, ma restano comunque ignoti ad un'ampia componente. Anche De Gasperi sembra essere un illustre sconosciuto per una parte considerevole di giovani: più di uno su tre (36%), oltre che per il 20% dei cittadini nell'assieme. Andreotti, a lungo protagonista della vita politica italiana, è invece tra le figure più note. Ma è anche il personaggio il cui giudizio spacca in due gli italiani. Craxi gode di una considerevole popolarità, ma la maggioranza (59%) ritiene che abbia lasciato un segno negativo nella storia del paese. Il più conosciuto, sia tra gli italiani in generale che tra i giovani in particolare, è Mussolini. Ma è anche la figura che più di tutti, secondo gli intervistati, ha lasciato un'impronta negativa nella storia nazionale.
NOTA INFORMATIVA
Sondaggio Demos & Pi per Intesa Sanpaolo: Gli italiani e l'Italia.
L'indagine è diretta da Ilvo Diamanti e curata da Luigi Ceccarini e Ludovico Gardani. Martina Di Pierdomenico ha collaborato all'impostazione dell'indagine e all'analisi dei risultati.
La rilevazione è stata condotta da Demetra (sistema CATI) nel periodo 7-10 marzo 2011. Il campione intervistato (N=1044: rifiuti/sostituzioni: 5018) è rappresentativo della popolazione italiana con 15 anni e oltre per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza. (margine di errore 3.0%).
Documentazione completa su www.agcom.it
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