demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
Le mappe di Ilvo Diamanti
Speciale Elezioni 2014
Speciale Elezioni 2013
Speciale Elezioni 2010
Speciale Elezioni 2009
Speciale Elezioni 2008
Osservatorio sul Nord Est - Il giudizio sul Governo Meloni
(10 aprile 2024)
vedi »
Mappe - Italiani malati di calcio ma con l’effetto Sinner il tennis sbaraglia tutti gli altri sport
(8 aprile 2024)
vedi »
Osservatorio sul Nord Est: l'immigrazione è una risorsa per l'economia?
(3 aprile 2024)
vedi »
Il terzo mandato a Zaia piace a più di metà dei cittadini veneti
(27 marzo 2024)
vedi »
SPECIALE ELEZIONI 2010 - L'UDC ALLE ELEZIONI REGIONALI: È POSITIVO IL SALDO DI CASINI

Coordinate e geografia del voto regionale e amministrativo 2010, attraverso le analisi post-elettorali condotte da Demos & Pi.
L'UDC ALLE ELEZIONI REGIONALI: E' POSITIVO IL SALDO DI CASINI
[di Natascia Porcellato]

L'Udc ha vinto o ha perso queste elezioni? La "strategia delle mani libere" ha premiato il partito guidato da Casini oppure no? Questi sono gli interrogativi da cui siamo partiti per analizzare la performance dell'Udc nella tornata elettorale di quest'anno.
Se guardiamo ai territori che sono giunti alla scadenza naturale nel 2010 (13 regioni e 53 comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti), vediamo come l'Udc sia riuscita a vincere in 6 regioni e 23 municipi, con un saldo positivo, rispetto al 2005, di 4 regioni e 8 comuni. Analizziamo meglio cosa è successo nelle scorse settimane.
Elezioni regionali. Nel 2005 l'Udc si è sempre coalizzato con il centro-destra e con questi alleati riesce a vincere in due regioni, Lombardia e Veneto. Nel 2010, come è noto, il partito di Casini si allea in modo diversificato.
In 4 regioni l'Udc si coalizza con il centro-sinistra: vince la competizione nelle Marche, in Basilicata e in Liguria (apportando, in quest'ultima, un contributo importante all'affermazione di Claudio Burlando). In Piemonte, dove la sfida è stata vinta da Roberto Cota, la scelta di sostenere Mercedes Bresso non sembra essere stata apprezzata né dall'elettorato di centro-sinistra né da quello dell'Udc. Rispetto al 2005, il partito di Casini passa dal 5 al 4%, mentre la coalizione di centrosinistra scende dal 50% del 2005 al 44% (escluso l'Udc) ottenuto oggi.
In 3 regioni il partito di Casini si coalizza con il centro-destra, e vince sia in Campania e Calabria (dove il suo contributo appare modesto rispetto alle forze in campo), che in Lazio, dove il suo apporto è fondamentale per la vittoria di Renata Polverini.
Infine, tra le 6 regioni in cui l'Udc presenta un proprio candidato autonomo, ricordiamo che in Puglia questa scelta è stata determinante per la vittoria di Nichi Vendola.
Elezioni comunali. Guardando alle elezioni comunali possiamo trarre ulteriori conferme della bontà della strategia dell'Udc. Consideriamo solo i comuni giunti nel 2010 a scadenza naturale (53) per confrontare in modo più coerente le modalità di composizione delle alleanze nel tempo.
Nel 2005 l'Udc sceglie di coalizzarsi in modo univoco: lo troviamo sempre con il centro-destra (tranne in due casi, dove è sola o con partiti minori), e in questa condizione vince in 15 comuni. Negli stessi municipi, cinque anni più tardi, le strategie dell'Udc sono molto diverse; in 16 si allea con il centro-destra; in 17 con il centro-sinistra (di cui 6 senza il Pd, ma con altri partiti di sinistra); in 18 propone un candidato esterno rispetto ai due poli principali. Il risultato positivo di questa varietà di accordi è nei numeri: oggi l'Udc è parte della maggioranza di 23 comuni, mentre nel 2005 erano 15.
Anche se guardiamo al "colore" dell'amministrazione uscente non emergono scelte dell'Udc particolarmente legate a questo fattore. Nei 35 comuni che venivano da 5 anni di guida di centro-sinistra, l'Udc si allea in 6 con il centro-destra, in 15 con il centro-sinistra (di cui 6 con partiti di sinistra ma senza il Pd) e in 12 sostiene un candidato "terzo". Dall'altra parte, tra le 15 in cui era uscente il centro-destra, in 8 municipi conferma l'alleanza, in 2 si coalizza con il centro-sinistra e in 5 preferisce la corsa esterna. Considerando solo i comuni in cui l'Udc non si allea con l'amministrazione uscente, il partito guidato da Casini contribuisce al cambio di guida amministrativa in una decina di municipi.
In conclusione, quindi, l'Udc ha vinto o ha perso? A nostro avviso, il bilancio, per il partito di Casini, è positivo: dopo la tornata del 2010 l'Udc governerà in 6 regioni (sulle 13 al voto) e suoi esponenti faranno parte della maggioranza consiliare di 23 comuni (sui 53 a scadenza naturale). Niente male per un partito che incide per il 6% degli elettori.


home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240